Arcidiocesi di Lecce

 Fratelli Presbiteri, 

in vista della Visita Pastorale, che intendo iniziare con la prossima Quaresima, ritengo doveroso e opportuno rivolgermi a voi personalmente per meglio spiegare come intendo vivere questa “privilegiata esperienza di comunione sacramentale, condivisione fraterna, e verifica pastorale”. Ci tengo a precisare subito che il termine usato “verifica” non ha nessuna finalità “ispettiva”, ma piuttosto conoscitiva ed esperienziale dal punto di vista del PASTORE e PADRE della CHIESA DIOCESANA. 

Da alcune settimane è iniziato il lavoro dei collaboratori che mi aiuteranno nell’itinerario articolato per arrivare in tutte le comunità attive in Diocesi, così come nel rendere più agevole la fatica di procedere senza affanno e con ordine in tutti gli adempimenti previsti per una “Visita Pastorale” non formale e burocratica (pur necessaria per la storia della Diocesi). 

È mio vivo desiderio dedicare, almeno tre giorni, per ogni “Comunità Parrocchiale”. La celebrazione eucaristica di inizio, si concluderà con un primo dialogo aperto con i fedeli che avranno partecipato alla Messa. Una modalità che vuol significare incontro non formale, ma dialogico della comunità con il Pastore, dopo la Celebrazione Eucaristica. Ho già fatto esperienza in passato: l’esperienza più bella per il Vescovo è quella di poter dialogare, sia pure in uno spazio di tempo determinato, con quanti lo desiderano, in semplicità di relazione e in virtù dell’incontro ravvicinato. 

Ho preso visione dell’articolato e completo questionario inoltrato dalla Segreteria della Visita Pastorale alla vostra attenzione: uno sguardo d’insieme, importante per me e per voi; utile e doveroso come documentazione per la storia della parrocchia. 

Vi esorto ad essere chiari nel fornire notizie utili perché importanti per la stessa Parrocchia almeno per una duplice ragione: per una presa di coscienza della realtà che emerge dalle risposte e, di conseguenza, per una lettura della situazione ecclesiale comunitaria (sia del territorio come ambiente, sia della popolazione che vi abita). Non trascurate di fornire indicazioni circa situazioni e problemi che si possono verificare nelle relazioni con i parrocchiani. Insomma, non tralasciate tutto ciò che potrebbe essere non dico doveroso, ma quanto meno opportuno, parlarne con il Vescovo. 

Infine, lo ripeto, ognuno di NOI faccia in modo che la “Visita Pastorale” sia per tutti occasione di incontro fraterno con COLUI CHE HA RICEVUTO il MANDATO APOSTOLICO DI PRESIEDERE LA CHIESA PARTICOLARE dell’Arcidiocesi di Lecce. 

Prepariamoci reciprocamente con il sostegno della preghiera: grazie alla collaborazione pastorale e al “memento” nella quotidiana celebrazione eucaristica. 

Maria SS.ma, madre della “visitazione” alla cugina Elisabetta in attesa di Giovanni Battista, sia invocata da noi quale modello di sollecitudine e mediatrice di grazie spirituali. 

† Michele Seccia
Arcivescovo Metropolita di Lecce